Per saperne di più sull’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), come funziona e perché rappresenta un’importante garanzia per i giocatori vi rimandiamo alla pagina dedicata.
Gioco legale e responsabile
Tramite l’ufficializzazione del marchio “Gioco legale e responsabile“, l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS – ADM) ha assunto un ruolo di garanzia per distinguere tra gioco autorizzato e non. L’autorità richiede infatti a concessionari e operatori di gioco l’adesione a tutte le linee guida atte a garantire una corretta diffusione del messaggio per la tutela della salute dei giocatori.
Con il marchio Gioco legale e responsabile si vogliono quindi differenziare gioco legale ed illegale, mettendo in risalto la sicurezza del gioco garantito dallo Stato. A livello di regole e probabilità si garantisce infatti la massima trasparenza, così da tutelare gli utenti.
Lo scopo finale è quello di combattere la dipendenza da gioco, identificarla e aiutare a superarla.
Strumenti AAMS (ADM) per la tutela dei giocatori
AAMS (ADM) e gli operatori licenziati, tramite l’adesione ai dettami del Gioco legale e responsabile, si impegnano a fornire tutti gli strumenti necessari per prevenire la dipendenza da gioco.
Autolimitazione del gioco
L’autolimitazione si deve necessariamente impostare in fase di registrazione, e permette al giocatore di decidere in maniera preventiva i limiti di denaro depositabili settimanalmente (viene calcolata dal lunedì al venerdì). I limiti possono essere modificati in qualunque momento, ma per far si che la decisione non provenga da atteggiamenti compulsivi, la modifica entrerà in vigore dopo una settimana.
Autoesclusione dal conto di gioco
È possibile richiedere la sospensione temporanea o permanente del proprio conto di gioco. Si potrà quindi inibire l’accesso al sito specificando un arco temporale in cui non sarà possibile collegarsi per effettuare versamenti di denaro oppure giocare.
La revoca della sospensione permanente può essere richiesta solamente contattando il casinò o il sito scommesse. In accordo con le norme Gioco legale e responsabile, la revoca non verrà comunque effettuata prima di 6 mesi dalla richiesta di sospensione.
Quando il gioco diventa un problema
Nel corso della loro vita, circa 20 milioni di italiani hanno giocato con denaro reale almeno una volta e senza sviluppare problemi. Ciò che caratterizza il gioco problematico è la difficoltà nel porre limiti al tempo e denaro speso giocando, il che provoca conseguenze negative sullo stesso giocatore, sulla sua famiglia, amici e anche verso la comunità.
Alcuni indicatori sono la spia che il gioco sta diventando un problema:
- Impossibilità di controllare l’impulso a giocare e consapevolezza dell’impatto negativo in alcune aree della propria vita;
- Spendere somme di denaro maggiori di quel che si vorrebbe;
- Passare più tempo a giocare rispetto a quello programmato.
Contatti utili
- 800 151 000 – Numero verde telefonico anonimo, gratuito e diretto, a cui rivolgersi per richiedere aiuto nell’affrontare e combattere la dipendenza da gioco d’azzardo. Attivo dal lunedì al giovedì dalle ore 16:00 alle ore 20:00.
- 800 558 822 – Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al gioco d’azzardo (TVNGA), messo a disposizione dall’Istituto Superiore di Sanità. Gratuito e anonimo, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 16:00.
- Portale del gioco responsabile in cui ricevere in maniera anonima e gratuita supporto per superare i problemi di gioco.
Diffusione del gioco problematico
Ricerche recenti, svolte per definire le linee guida del Gioco legale e responsabile, hanno dimostrato che circa l’1% della popolazione adulta ha gravi problemi di gioco e che questi influiscono anche sullo sviluppo dei figli. Come evidenziato dagli studi di settore, i figli di persone che hanno una dipendenza dal gioco d’azzardo hanno elevate possibilità di sviluppare, a loro volta, le medesime problematiche.
Quando il gioco diventa un problema, esso impatta negativamente in diversi aspetti della vita. Chiari segnali da tenere in considerazione riguardano, a titolo esemplificativo:
- Tempo speso giocando invece che con familiari e amici;
- Mentire a familiari ed amici;
- Umore negativo, suscettibilità e irritabilità;
- Difficoltà di concentrazione nello studio o lavoro;
- Indebitamento crescente;
- Difficoltà nel pagare conti;
- Sperare che continuare a giocare possa risolvere i problemi finanziari;
- Sentirsi schiavi del gioco.
I sintomi sono variabili, e spesso si estendono anche oltre quelli elencati precedentemente. Sul portale dedicato al gioco responsabile è disponibile un test di autovalutazione, realizzato in collaborazione con FeDerSerD (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenza). Senza dubbio vi aiuterà a capire se avete un problema legato al gioco d’azzardo.
Affrontare i problemi di gioco
Affrontare i problemi di gioco non è facile, ed è ancora più difficile farlo da soli. È importante infatti, rivolgersi a persone qualificate, in grado di fornire un aiuto professionale. Per questi motivi, la FeDerSerD mette a disposizione un servizio gratuito di terapia online per risolvere i problemi di gioco, garantendo l’anonimità.
Basta solo registrarsi sul portale dedicato al gioco responsabile: potrete così attivare un piano di cura personalizzato con terapeuti preparati e professionali che vi seguiranno online o telefonicamente.
Aiutare gli altri
Spesso un aiuto discreto dall’esterno può fare la differenza. Uno dei primi campanelli di allarme si riscontra nei comportamenti elusivi di una persona a cui teniamo o a cui siamo legati, che potrebbe cominciare a nasconderci delle cose. Non è però facile individuare con certezza il problema, specie perché spesso chi ne soffre ne è anche inconsapevole o tende a negarlo.
Secondo le ricerche svolte per il Gioco legale e responsabile sono infatti molte le persone che nascondono i propri sentimenti o che riescono a mentire, reagendo anche con rabbia. Tali persone possono infatti avere sbalzi di umore, mostrare atteggiamenti all’apparenza incomprensibili e possono assentarsi inspiegabilmente dal lavoro o da casa, oltre che sembrare sempre a corto di denaro.
È quindi importante conoscere gli indizi più comuni in modo da capire se qualcuno vicino a noi ha bisogno di aiuto per risolvere problemi legati al gioco d’azzardo.
Segnali economici e finanziari
Possiamo, ad esempio, riscontrare segnali di carattere economico e finanziario nelle persone che hanno problemi di gioco. Tra questi, troviamo:
- Denaro che sparisce da portafogli, borse o conti bancari;
- Mancanza di cibo;
- Reticenza su busta paga o rendiconti finanziari;
- Abituali richieste di denaro in prestito;
- Richiesta di molti prestiti contemporaneamente;
- Mancato pagamento di fatture o bollette;
- Mancanza di denaro anche se si è appena preso lo stipendio.
Problemi comportamentali e d’umore
I soggetti con problemi legati al gioco d’azzardo possono anche manifestare problemi legati all’umore e al proprio comportamento, con una significativa variazione delle proprie abitudini. Tra questi:
- Menzogne, seduzione o minacce volte a manipolare persone vicine;
- Atteggiamenti ossessivi di controllo o manipolatori;
- Risultati negativi nel lavoro o nello studio;
- Agitazione, preoccupazione o atteggiamento su di giri senza alcuna ragione;
- Cambiamenti nelle abitudini alimentari, sessuali, di riposo e nella personalità;
- Sentimenti di depressione, frustrazione, depressione, o istinti suicidi;
- Assenza o indifferenza verso gli eventi familiari.
Segnali legati al tempo
Infine, nelle persone con problemi di gioco d’azzardo si riscontrano spesso segnali legati al tempo e alle modalità di esecuzione di azioni quotidiane. Ad esempio:
- Assenze inspiegabili;
- Frequenti ritardi rispetto agli impegni presi;
- Essere spesso in malattia;
- Incremento del tempo richiesto per svolgere attività di routine.
Se una persona a cui tieni o che ti sta vicino presenta almeno 3 segnali per ciascun gruppo, la presenza di un problema relativo al gioco è quasi certa. In tal caso, consigliamo di rivolgersi a personale esperto e qualificato, in modo da intervenire per tempo.
Il gioco nella nostra vita
Senza ombra di dubbio, il gioco è un’esperienza comune a tutti gli esseri viventi. Esso è presente sia negli animali (anche se confinato prevalentemente all’infanzia) che negli umani, e rappresenta una palestra di crescita costante che aiuta a mantenere flessibilità e capacità di apprendimento.
Non tutti i giochi però sono uguali. Il gioco d’azzardo, in particolare, induce a sperare che, con uno sforzo minimo, si possa migliorare la propria vita o realizzare sogni altrimenti inaccessibili se non dietro grossi sacrifici. In questi casi, il gioco diventa quindi una distrazione o anche un modo per provare emozioni diverse ed evadere dalla quotidianità.
È infatti esperienza comune l’aver sfidato la sorte attraverso l’acquisto di un biglietto della lotteria, una scommessa sportiva, una schedina, un gratta e vinci o altro. Questo è un comportamento diffuso e privo di rischi per la maggior parte delle persone, ma per alcuni tutto ciò si trasforma in una trappola che porta a un atteggiamento compulsivo e alla dipendenza.
Come il gioco influisce sulla nostra psiche
Il cervello umano è caratterizzato dalla plasticità, che permette l’adattamento alle richieste ambientali della rete neurale. È proprio la neuro-plasticità che sta alla base dei processi di memoria e apprendimento, del recupero di danni cerebrali, di effetti terapeutici ai farmaci e degli adattamenti patologici.
Negli adolescenti la mente è molto più plastica, e quindi sensibile ed esposta ai più diversi tipi di esperienza. Sono proprio le esperienze più intense e ripetute che lasciano segni di lunga durata e talvolta permanenti negli adolescenti.
Se nel passato si è stati esposti o coinvolti in risse, si hanno avuto incidenti, problemi legali o esperienze sessuali a rischio, le ricerche mostrano una propensione più elevata a sviluppare dipendenza da gioco.
Tutela dei minori
Secondo quanto emerso da ricerche condotte a livello mondiale, il gioco d’azzardo non riguarda solo gli adulti, ma coinvolge in maniera crescente anche i minori: un dato senza alcun dubbio preoccupante. Stando alle ricerche IFC-CNR, la percentuale di studenti tra i 15 e 19 anni che dal 2008 al 2009 ha dichiarato di aver giocato del denaro è cresciuta del 7%, raggiungendo la sconcertante somma del 47%.
Tale dato è ancora più disarmante se si considera l’articolo 22 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, che ha modificato l’articolo 110 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in cui si vietava ai minori di prendere parte a giochi d’azzardo che prevedessero premi in denaro.
Come più volte riportato, i minori sono particolarmente vulnerabili alle dipendenze, e corrono un rischio di sviluppo di problemi legati al gioco d’azzardo quasi doppio rispetto ad un adulto. Per questi motivi gli operatori licenziati AAMS (ADM) che aderiscono al Gioco legale e responsabile inibiscono il gioco ai minori di anni 18.
Consigli per far sì che il gioco resti un piacere
Cercare di tenere il gioco sempre sotto controllo è una priorità per un giocatore responsabile. Per questo, vi proponiamo alcuni suggerimenti utili per giocare in maniera consapevole e responsabile:
- Non giocare se ci si sente soli, depressi, annoiati o tesi;
- Non mentire ad amici o familiari sulle somme spese al gioco;
- Non continuare a giocare con la speranza di rifarsi delle perdite;
- Non chiedere soldi in prestito per giocare;
- Non giocare denaro che non si è disposti a perdere.
I risultati sono sempre imprevedibili: non si può leggere il futuro, quindi ogni tattica è inutile. Il gioco, inoltre, deve essere un divertimento, non un modo per guadagnare soldi e non rappresenta mai una soluzione ai problemi. Per questo, vi consigliamo di fissare un limite di tempo dedicato a questa attività e smettere di giocare una volta esaurito.
È altresì utile stabilire una quota di denaro prima di giocare, e non impegnare più di quanto deciso. Se si decide di smettere di giocare o di giocare meno, è essenziale portare avanti questi obiettivi, anche con l’aiuto di amici, familiari o esperti. Non bisogna aver paura di chiedere aiuto: anzi, nella maggior parte dei casi ciò rappresenta l’unica via percorribile per risolvere i propri problemi.