La spesa nel gioco d'azzardo in Italia nel 2023
Il gioco d’azzardo è un settore che in Italia non sembra conoscere crisi, come confermano i dati forniti da ADM, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in relazione alla raccolta e alla spesa. Tra casinò e scommesse, il comparto sta vivendo un periodo piuttosto florido almeno dal 2019, con picchi di crescita registrati durante la pandemia, anche per il ruolo trainante dei giochi autorizzati a distanza durante gli stop forzati delle agenzie fisiche.
Il 2023 appena concluso sembra confermare questo trend: a fine novembre le scommesse in agenzia hanno infatti segnato un 37,4 per cento di spesa in più rispetto allo scorso anno, mentre per i concessionari online l’aumento del mercato è stato del 19,8 per cento, sempre rapportato allo stesso mese del 2022.
La stessa situazione, seppur con numeri diversi, è quella riferita ai giochi da casinò, soprattutto per quanto riguarda il canale telematico. Secondo i dati elaborati dall’Agenzia di Stampa sul Mercato dei Giochi (Agimeg), lo scorso dicembre si è chiuso infatti con 234,5 milioni di euro di spesa, ovvero il 13,8 per cento in più del 2022. L’intero anno appena concluso si è inoltre distinto per una spesa totale di 2,27 miliardi di euro nei giochi online.
I bookmaker: i dati operatore per operatore
Se si guarda nel dettaglio alla situazione delle scommesse, con un particolare riferimento a quelle sportive, le ultime stime confermano una spesa di 151,3 milioni di euro nel mese di novembre scorso all’interno delle agenzie del territorio, contro i 126,3 milioni del 2022. La raccolta, contemporaneamente, ha visto un balzo in avanti dell’8 per cento sui dati 2022.
Si specifica che per spesa si intende il totale delle giocate al netto della ridistribuzione in vincite, mentre il termine “raccolta” fa riferimento alle puntate complessive degli scommettitori sui vari eventi del calendario sportivo e su attività come le scommesse sul calciomercato.
Le agenzie terrestri chiudono l’anno col segno più
Ma entriamo nello specifico dei dati finora espressi solo in termini percentuali. Sebbene anche nuovi operatori autorizzati si stiano affacciando sul mercato delle scommesse legali, Lottomatica, Snaitech e Eurobet sono i concessionari che si sono divisi il podio della spesa nel betting sportivo in agenzia di fine anno, con quote di mercato, rispettivamente, del 33,74, 18,26 e 15,94 per cento. Buone le performance anche di altri operatori, come, in ordine di contribuizione alla spesa totale, quelle di Sisal, Planetwin365, Betaland, SunBet, Admiral Sport e Betitaly.
Bookmaker online: la spesa continua a salire
Non molto difforme appare la situazione per quanto riguarda le scommesse sportive online presso le piattaforme con licenza ADM, peraltro le uniche autorizzate e rispetto alle quali sono presenti dati certi e verificati dalla stessa Agenzia. Gli utenti, anche sul web, sembrano preferire i concessionari storici, con una lunga tradizione alle spalle. Per questo motivo, a fine anno, la quota di mercato sulla spesa di Lottomatica, Snai e Sisal è stata quella più rilevante, con percentuali rispettive del 20,5, 13,55 e 13,38 per cento sul totale. La lista degli operatori su cui si è speso di più per le scommesse online prosegue con Bet365, Planetwin365, Eurobet, E-play24, Bwin e Newgioco.
Si tratta di dati in divenire, soprattutto in relazione alle puntate piazzate online, in quanto il canale web è più soggetto all’iniziativa promozionale dei concessionari e alla proposta e aggiornamento di offerte, bonus, promozioni.
Casinò: il boom è ancora sul web
Nel caso dei casinò, l’offerta telematica ha rappresentato la grande innovazione del settore, tanto che negli ultimi 5 anni il comparto web è arrivato a superare anche quello retail, sempre in relazione alla spesa.
I punti di forza della proposta telematica autorizzata sono senza dubbio le partnership con le più prestigiose software house internazionali, queste ultime in grado di sviluppare giochi interattivi, dinamici, performanti, vicini all’esperienza reale nei casinò terrestri. I bonus di benvenuto dei casinò online, l’offerta app e mobile e la ricchezza dei palinsesti, oltre alla spinta crescente verso la sicurezza – dai casinò con SPID a quelli con Paypal come metodo di pagamento – completano un quadro piuttosto positivo e ormai definito.
Per questi motivi il 2023 appena concluso non ha fatto che dare conferma dello slancio dei concessionari di gioco abilitati all’online. Anche in questo caso, i dati di spesa ufficiali di riferimento sono quelli di fine anno, commisurati al 2022. Nello specifico a dicembre il valore di crescita ha sfiorato il 14 per cento, e a contribuire al risultato sono stati alcuni concessionari, ancora una volta tra quelli più conosciuti e radicati. La quota di mercato sulla spesa, in particolare, ha raggiunto la vetta del 21,64 per cento nel caso di Lottomatica, seguito dal 9,54 per cento di Sisal e dall’8,03 per cento di Snai, e ancora, a scendere, da 888, PokerStars, Planetwin365, Eurobet, StarCasinò.
Verso il futuro: in attesa del riordino
In attesa dei nuovi dati di gennaio 2024, la situazione del gioco d’azzardo in Italia è ad oggi al centro dell’agenda politica italiana.
In particolar modo c’è grande fermento intorno alla legge del Riordino del comparto, su cui si discute già da qualche anno, proprio in virtù dei dati positivi registrati, che riguardano la spesa, ma anche, in seconda battuta, il gettito all’Erario. Alla fine del 2022 le entrate nelle casse erariali derivanti dalle attività di gioco hanno infatti superato gli 11 miliardi di euro. Si rende perciò urgente un’armonizzazione della normativa, tra online e retail, oltre a una ulteriore spinta verso la legalità.